DOMENICA 09 OTTOBRE 2016

Introduzione

Era questo il punto più a nord della prima linea di arroccamento austroungarica nell’Altopiano di Asiago; luogo in cui tra il 10 e il 29 giugno del 1917, tra assalti e contrassalti sugli aridi crinali dell’Ortigara e il sottostante vallone dell’Agnella, vennero falciati oltre 28.000 giovanissimi soldati italiani e 8.000 austroungarici.

Descrizione del percorso

Itinerario dalle notevoli valenze naturalistiche e storiche seguendo i sentieri CAI N. 841 e N. 840 tra la Caldiera e l’Ortigara.
Lasciate le auto si prende la stradina sulla destra che, oltre il parcheggio, prosegue in moderata salita e nel bosco, ad intaccare l’arida cima della Campanella, con bellissimo panorama finale sulle Dolomiti. Ora si traversa verso nord ormai in vista della piramide di cima della Caldiera (mt 2124), dove abbondano le tracce dei crateri di mina e delle trincee.

Da qui si può salire la cima o proseguire sul desolante e tristissimo vallone ai piedi della Caldiera per scendere in direzione del baito dell’Ortigara quasi al passo dell’Agnella.
Arrivati al fondo della valletta, verso nord si raggiunge l’avamposto dell’Agnella a strapiombo sulla Valsugana.

Si attacca quindi la ripidissima, ma breve, cresta che porta all’anticima nord dell’Ortigara. Dal cippo austriaco la grande spianata di vetta appare quale lunare sassaia; saliamo alla vetta con la „Colonna mozza“ per non dimenticare (mt 2110).
Si scende lungo i devastati trinceroni fino al baito dell’Ortigara eseguendo il sentiero „Tricolore“ verso sud, verso la colonna con la Madonnina.

Breve sosta al rifugio Cecchin e alla chiesetta prima di rientrare al parcheggio per facile stradina.