DOMENICA 29 SETTEMBRE 2013

VAL VISDENDE: GIRO DELLE MALGHE --- cambio gita

L'ESCURSIONE A PARMA E' STATA ANNULLATA A CAUSA DEL LUNGO TRAGITTO


Introduzione

La Val Visdende, perla senza uguali non solo del Comelico ma forse dell'intero arco alpino, non è una valle nel senso proprio della parola, ma un ampio e alto bacino nel quale confluiscono altre anche più o meno grandi, disposte a ventaglío, e numerosi canaloni scavati dai ispettivi corsi d'acqua. Essa occupa il settore nordorientale del Comelico e confina a settentrione con I'Austria, a oriente con un breve lembo deltenitorio di Sappada (dominato dal superbo monte Peralba) e del FriuliVenezia Giulia, a meridione con l'elegante e dinamico sbarramento costituito dalla cresta accidentata del monte Rinaldo, a occidente con i corpulenti e ripidi contrafforti del pur modesto Monte S. Daniele, del più aspro Monte Schiaròn, delle filiformi Crode dei Longerin e del tozzo del monte Palonbino. Un paesaggio, quello della Val Visdende, in cui i colori dei prati, dei boschi e delle cime risplendono in tutte Ie loro innumerevoli tonalítà e nelle sfumature più raffinate.

 

Descrizione del percorso

Si passa il torrente e, seguendo una stradina verso sudest, si giunge poco dopo ad un bivio. Si segue la strada forestale che sale a sinistra attraversando il bosco di Piè della Costa (sentiero 134) incontrando una lunga serie di serpentine e inoltrandosi infine verso la Valle dell'Oregone, in direzione della bellissima mole del monte Penalba.

Superato il tratto detto "il malpasso”, si prosegue lunge alcune serpentine, sempre nel bosco e si arriva infine alla Malga Chivion (m. 1745) adagiata sulla costa meridonale del Col della Varda.

 

PARTENZA: ore 6:00 con pullman

 

DISLIVELLO: Dislivello: 700 mt

 

TEMPO DI PERCORRENZA: 6 h

 

EQUIPAGGIAMENTO: scarponi con suola ben marcata e bastoncini

 

DIFFICOLTA’: E

 

PRANZO : al sacco

 

CONDUTTORI ESCURSIONE: Consiglio direttivo

 

 


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Qui inizia la traversata vera e propria. La strada forestale continua, sempre comoda, verso nord nel bosco e ben presto raggiunge la Malga Antola (m. 1872) dove termina e diventa larga mulattiera.

Questa si diparte sul retro della casèra e sale con alcuni tornanti (sentiero 170) fino a quota 2030 metri da dove si traversa a lungo verso ovest, passando le vallecole dei rii di ValGrande e di Lavazzeie tornando a sud dove raggiunge la Malga Chiastellin (Ciastelin) (m. 1968). Sempre sulla mulattiera (a tratti sentiero) si procede verso ovest quasi in guota, fino al bivio un po' sopra la radura; dove sta la Casèra delle Drottelle.

Il giro delle malghe prosegue con leggeri saliscendi ma noi, stanchi ma soddisfatti del percorso effettuato, scendiamo alla casèra (m. 1812) e da questa, prima per ripido sentiero e poi per strada forestale, rientriamo al ristoro 'Da Plenta' dove termina la nostra escursione.